È stato il re delle signore, nei loro incontri di chiacchiere e tazze di porcellana.
Il porta pasticcini e vivande, per ospiti da conto.
L’orgogliosa piazzetta delle carte da gioco di uomini e donne; addirittura tavolino da fumo, colmo dei posacenere, che ancora facevano tendenza e non salute minata.
Su di lui sono stati creati e cuciti corredini interi e dedicati, servizi di posateria e porcellana: mia nonna, esibendomene alcuni, ben inamidati, riposti in carta velina, fragranti di effluvi di Lavanda, me li presentava in modo sommesso dicendo: “Questi, sono per il tavolino da tea. Le posate le riconosci: sono più piccole. E le tovagliette: guarda: sia rotonde che quadrate e le quadrate le userai…
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